
I templi di Chiang Rai
Dopo le bellissime esperienze fatte a Chiang Mai ci siamo diretti verso la città di Chiang Rai. Durante il tragitto ci siamo fermati a vedere il Tempio Bianco, il Tempio Blu ed il Wat Huai Pla Kung.
Per questo itinerario è possibile prendere un pullman turistico da Chiang Mai che farà tappa ai templi.
La nostra idea iniziale era invece quella di noleggiare una macchina a Chiang Mai da riconsegnare direttamente a Chiang Rai per poter decidere autonomamente i tempi delle nostre soste ed eventuali variazioni dal percorso.
Purtroppo non siamo riusciti a noleggiare l’auto perchè erano già terminate. Se doveste considerare questa opzione vi conviene prenotarla con largo anticipo. Ricordatevi che vi servirà una carta di credito intestata al guidatore e la patente internazionale modello Ginevra.
Fortunatamente abbiamo trovato una soluzione molto più allettante. Il nostro hotel di Chiang Mai ha prenotato un minivan privato che ci ha consentito di gestire la giornata in completa autonomia. É sicuramente un’opzione che consiglio anche perchè il conducente scendeva con noi durante le visite per darci informazioni sui templi. Noi abbiamo viaggiato con una coppia di amici e per questo servizio abbiamo pagato 100€ in totale.
La prima sosta che abbiamo fatto è stata quella al Wat Rong Khun. Questo tempio, completamente bianco, è molto recente ed è sicuramente stravagante. Non si sa ancora l’anno in cui verranno terminati i lavori ma la nostra guida ci ha detto che ha un budget illimitato.
Quello che lo caratterizza è la fusione di immagini sacre e profane. Decisamente d’impatto e forse un pò inquietante è il ponte che ti conduce al tempio; ai lati spuntano decine di mani che rappresentano la bramosia dell’ l’uomo e la sua rovina. All’interno si possono ammirare i dipinti dell’artista che lo ha commissionato, dove vengono mescolate immagini religiose, raffigurazioni moderne, scene apocalittiche e personaggi di film o cartoni animati. Il tempio può essere fotografato solo all’esterno mentre dentro non è possibile fare nè video nè foto.
Capisco che può piacere o non piacere ma bisogna riconoscere che sicuramente sicuramente unico nel suo genere e non troverete mai un’altro tempio come questo, quindi vi consiglio la visita.
La seconda tappa è stata il Wat Huai Pla Kung formato da una pagoda con di fianco un enorme Buddha. Per visitare il Buddha bisogna prendere un trenino gratuito che vi porterà davanti all’ingresso.Dall’esterno è davvero impressionante! All’interno le decorazioni sono completamente bianche e si salgono i vari piani con un ascensore interno. La pagoda invece è formata da 9 piani ed è in stile cinese. Salendo si possono trovare delle statue in legno, fino ad arrivare in cima dove si ha una bella visuale del grande Buddha a fianco. Non è un luogo imperdibile anche perchè l’interno del Buddha ricorda vagamente il tempio bianco e la pagoda è fin troppo moderna per i miei gusti. Detto questo se siete di passaggio merita comunque una veloce occhiata.
L’ultima tappa è stata quella al Rong Suea Ten. Questo tempio è quello che mi ha colpito di più. Anche questo, come i precedenti, è sicuramente diverso rispetto ai classici templi ma mi ha impressionata la perfetta fusione tra l’estrosità dell’artista e la spiritualità che comunque lo caratterizza. All’interno le pareti dai toni blu producono un’atmosfera surreale e molto rilassante che mi ha subito conquistata.